Ci sono dei giorni in cui alcuni segnali ti fanno presagire che forse sarebbe meglio restare nel letto aspettando tempi migliori, qualcuno direbbe: “domani è un altro giorno, si vedrà!” e forse ieri, da come era cominciato sembrava uno di questi. Già andare in servizio sapendo che un Marshal non avrebbe fatto parte del gruppo poiché suo padre nel frattempo, gli aveva giocato uno scherzetto di Halloween ben congegnato non è il massimo, ma che dire, “The show must go on!” quindi cercando nei limiti del possibile, di ovviare alla mancanza di Titti, eccoci in viaggio verso Rocca Grimalda, appena fuori Ovada, in provincia di Alessandria, in compagnia dei nostri colleghi di Sanremo, con cui stiamo instaurando un rapporto sempre più indissolubile, a riprova del fatto che la collaborazione attiva porta solo ottimi risultati.
E anche qua la malasorte si accanisce sulla macchina di uno di noi, lasciando Leo e la Michi a piedi in autostrada con la cinghia dei servizi fuori uso. Risultato: stravolgimento degli equipaggi per poter dar modo alla stessa Michi di riportare indietro la macchina ed arrivare comunque in prova per coprire il servizio.
Meno male che la distanza non era eccessiva, quindi giunti nelle nostre rispettive postazioni, con pochissimi minuti di ritardo, abbiamo risposto al meglio delle nostre aspettative senza schiamazzi e lamentele di sorta, complice anche a penuria di vetture, predominante a cui ormai abbiamo cominciato ad abituarci soprattutto nei rally a noi più congeniali.
Spero proprio si risolva in qualche maniera questo lento ma inesorabile stillicidio che affligge il mondo automobilistico, poiché si sta sbriciolando tutto un patrimonio di cui il nostro paese dovrebbe andare fiero.
Certo che quarantotto macchine in un rally che gli anni passati era il fiore all’occhiello dell’ACI sport Genova è abbastanza triste, considerando che probabilmente non lo si è potuto nuovamente rimandare, visto che era già la seconda chance data agli organizzatori, dopo la rinuncia dello stesso a primavera.
Comunque tralasciando le inutili polemiche, abbiamo portato a termine la gara in maniera direi più che egregia, tra uno squilibrato che dava di matto (ho chiesto più e più volte se si stava parlando del sottoscritto, ma mi è stato confermato che la lista era lunga, ed in questo caso era un estraneo), che poi tanto folle non era, visto che fra tutte le postazioni ha optato per quella di Michela Moncada (probabilmente si fosse fermato da me, avrebbe trovato un degno alleato per i suoi “stati di allucinazione”) e una sosta forzata della “0” causa principio di incendio all’impianto elettrico del lampeggiante e della sirena di segnalazione, approfittando anche del fatto che al II passaggio le vetture avevano fatto registrare medie inusuali assolutamente oltre il massimo consentito, creando una situazione di pericolo e obbligando quindi il Direttore di Gara a sospendere l’ultima prova.
Da segnalare alcuni spettatori degni di nota, Peter Drinkwater e Alessandro “Cippo” Pasqualin che, complice il ponte scolastico per l’imminente festa dei morti, avrebbero potuto arrivare a casa ad orari assurdi; la zia Cynthia (a suo dire venuta per passione, a detta degli altri, per tener sott’occhio Matteo, il fratellino), ma soprattutto Enrica, un’amica di Simone Drinkwater che probabilmente, dopo la terapia d’urto che lo stesso le sta propinando, o diventerà Marshal d’ufficio, o passerà un giorno di ordinaria follia ammazzando tutti questi pazzi scriteriati urlanti seguaci dei motori..
Per concludere infine che dire? Un altro risultato positivo da aggiungere alla moltitudine di servizi portati a casa.
Mi raccomando: non abbassiamo la guardia, visto che ora il nostro operato è sempre più apprezzato e sarebbe spiacevole, peccando di superbia, fare qualche errore magari anche banale, nei servizi futuri, che verrebbero subito evidenziati.
Al prossimo rally sempre in queste ottime…
Paolo P.